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al testo di Alfredo Rienzi
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(Conservo una lucertola a due code)
Conservo una lucertola a due code in una salviettina ripiegata che odora di lavanda e naftalina
la catturò mio padre con un balzo mentre cercava scampo nell’anfratto tra le radici torte di un ulivo
era un mattino assolato ai tempi del suo fidanzamento (credo nel maggio del quarantasette)
L’offrì a mia madre, dicendole, pare: guarda bene le code: una è di femmina, l’altra di maschio.
da Custodi ed invasori, Mimesis-Hebenon, 2005 |
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